29 giugno 2018 - A seguito del gradimento riscosso tra i nostri soci per la possibilità di vedere spettacoli alla Fenice a prezzi ridottissimi in posti di 1° categoria, abbiamo per Voi una SUPER NOTIZIA!!!
IMPERDIBILE POSSIBILITA' d'ascoltare qualcosa di NUOVO, unico, emozionante e coinvolgente, uno spettacolo indimenticabile, nella magica atmosfera della Fenice di Venezia!
TEATRO LA FENICE : RICHARD III di Giorgio Battistelli
venerdì 29 giugno ore 19 (prima!!!) o domenica 1 luglio ore 15.30
posti di PLATEA per i soci della Associazione Triestina Amici della Lirica G. Viozzi al costo speciale di soli € 50 (l’una) + 5 ns comm
- L'opera è in lingua inglese con sovratitoli in italiano e dura circa 3 ore
Chi fosse interessato è pregato di contattare Elisabetta d'Erme tel. 349 4478191 o inviando mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Deadline per le adesioni il 19 giugno
Richard III di Giorgio Battistelli, uno dei maggiori compositori italiani, in prima rappresentazione italiana al Teatro La Fenice con la regia di Robert Carsen
NOTIZIE SULLO SPETTACOLO
Va in scena al Teatro La Fenice, in prima rappresentazione italiana, Richard III di Giorgio Battistelli, dramma musicale in due atti su libretto di Ian Burton basato sul testo di William Shakespeare, che sarà proposto nell’allestimento dell’ Opera Vlaanderen di Anversa con la regia di Robert Carsen, le scene e i costumi di Radu Boruzescu e il light design di Robert Carsen e Peter Van Praet. Tito Ceccherini guiderà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice.
L’opera di Giorgio Battistelli è interamente cucita intorno a Richard III, grande protagonista della storia inglese nel bene e nel male. Affetto da deformità fisiche e psicologiche, assetato di potere al punto da annientare la sua stessa famiglia, nella partitura di Battistelli assume caratteristiche drammatiche e ironiche, seducendo vittime e spettatori con il carisma istrionico di un leader diabolico e tuttavia fragilissimo.
Da un punto di vista musicale, Riccardo è capace di tutto: dialoga con tutti i personaggi e con l’orchestra dando sfoggio di una personalità multipla, imprevedibile, capricciosa, insicura e spietatamente crudele. Un ruolo da sovrano assoluto della voce, capace di compendiare un forte impatto interpretativo con un notevole virtuosismo vocale.
Il libretto ripercorre la tragedia shakesperiana alternando un’articolazione drammaturgica scandita da imponenti quadri di guerra e di preghiera, con il coro impegnato in ruoli diversi, talvolta partecipe dell’azione in intensi primi piano, a tratti invece estraniandosi nello spazio riservato al controcanto di chi, come in una tragedia greca, commenta fuori dallo spazio scenico la vicenda.
«Mentre preparavo il libretto di Richard III – spiega l’autore dell’adattamento del testo, il drammaturgo Ian Burton – ho preso consapevolmente la decisione di usare le parole di Shakespeare per i momenti chiave del dramma. [...] Il principio adottato era quindi lo stesso utilizzato da Peter Pears nella preparazione del testo per A Midsummer Night’s Dream di Britten, e totalmente diverso da quello usato, per esempio, da Meredith Oakes nella sua versione di The Tempest per la nuova opera di Thomas Adès. Nel diciannovesimo secolo, i compositori italiani che hanno musicato opere di Shakespeare (per esempio Salieri, Rossini, Bellini e soprattutto Verdi) chiesero ai loro librettisti di comporre un nuovo testo poetico in italiano nel tentativo di trovare un equivalente di Shakespeare, obiettivo raggiunto con spettacolare successo da Arrigo Boito. [...] In totale accordo con Battistelli ho deciso di attenermi all’inglese e anche di rimanere più vicino possibile a Shakespeare. Ho dovuto tagliare più di due terzi dell’opera, e per mantenere la spinta narrativa centrale del testo di Shakespeare è stato inoltre necessario eliminare completamente alcuni personaggi e linee di trama».
L'imponente cast vedrà impegnato il baritono Gidon Saks nel ruolo del protagonista Richard III, il soprano Annalena Persson in quello di Lady Anne, il soprano Christina Daletska in quello di Queen Elisabeth. Sara Fulgoni sarà la Duchess of York; Urban Malmberg, Buckingham; Paolo Antognetti, Richmond; Philip Sheffield, Edward IV; Clarence e Tyrrel saranno interpretati da Christopher Lemmings; Hastings da Simon Schnorr; Lovell da Zachary Altman; Catesby e Rivers da Till von Orlowsky; Ratcliffe e Brackenbury da Szymon Chojnacki; 1st Murderer e Archbishop da Matteo Ferrara; 2nd Murderer e Mayor da Francesco Milanese; infine Prince Edward da Jonathan De Ceuster.
NOTIZIE SUL COMPOSITORE
Giorgio Battistelli : Compositore e operatore culturale, nato ad Albano Laziale (Roma) il 25 aprile 1953. Dopo studi di percussione, si è diplomato in composizione con G. Bizzi presso il Conservatorio A. Casella dell'Aquila, studiando storia della musica con C. Annibaldi e pianoforte con A. Neri. Nel 1974 ha partecipato alla fondazione del Gruppo di Ricerca e Sperimentazione Musicale Edgard Varèse e del Gruppo Strumentale Beat 72 di Roma. Nel 1975, a Colonia, ha frequentato i seminari di K. Stockhausen e M. Kagel, mentre a Parigi, nel 1978-79, ha seguito quelli di J.-P. Drouet e G. Sylvestre sul teatro musicale contemporaneo, collaborando in seguito con S. Bussotti. Si è affermato come uno dei più interessanti compositori della sua generazione con Experimentum mundi (1981), definito dall'autore "opera di musica immaginistica", rappresentato in tutto il mondo e di durevole successo. Si tratta di un singolare concerto per percussionista e suoni del lavoro artigiano italiano realizzati direttamente, tra gli altri, da pasticcieri, scalpellini, bottai, arrotini, muratori, calzolai, con la presenza di un 'coro di mogli' e testi della Encyclopédie di Diderot e d'Alembert che descrivono gli utensili adoperati dai diversi mestieri e vengono declamati da un attore. Nel 1985-86 ha lavorato a Berlino come compositore in residenza su invito del Deutscher Akademischer Austauschdienst. Gli anni Novanta hanno visto accrescersi la sua notorietà internazionale: molte sue opere sono state commissionate, prodotte e rappresentate in Francia, Germania e Gran Bretagna. Con Keplers Traum, su testi propri, realizzato con Studio Azzurro (1990), si è aggiudicato i premi SIAE e Cervo per la nuova musica. In quello stesso anno è indicato da H.W. Henze quale suo successore alla guida del Cantiere Internazionale d'Arte di Montepulciano, di cui B. è stato direttore artistico fino al 1996. A questo periodo risalgono alcuni lavori nei quali la componente teatrale scaturisce da libere associazioni con capolavori cinematografici e letterari: dal cinema di P.P. Pasolini per Teorema (1992) a quello di F. Fellini per Prova d'orchestra (1995). B. ha ricoperto diversi incarichi istituzionali: direttore artistico dell'Orchestra della Toscana (1996-2002) e della Società Aquilana dei Concerti Bonaventura Barattelli (dal 2000), curatore della sezione musica del Mittelfest di Cividale del Friuli (2003), direttore artistico dell'Accademia Filarmonica Romana (dal 2004) e del Festival Internazionale di Musica Contemporanea di Venezia (dal 2004). Ha composto musica elettronica presso il Centro Tempo Reale di Firenze e il Centro di sonologia computazionale dell'Università di Padova. Ha collaborato con Ensemble Modern, Ensemble Recherche, X Ensemble della Bayerische Rudfunk e, nel teatro, con i registi R. Carsen, M. Lansdale, G. Lavaudant, L. Ronconi e i gruppi Studio Azzurro e La Fura dels Baus (per Auf den Marmorklippen, 2002). Buona parte del catalogo di B. è dedicata al teatro musicale, con una spiccata propensione per la gestualità - anche attraverso il video inserito in scena -, l'intreccio narrativo ben scandito, imperniato su salde suggestioni letterarie. Lo sperimentalismo degli anni Sessanta, di cui Experimentum mundi rappresenta una sintesi, risulta superato da una visione che contempla riferimenti tangenziali al melodramma italiano e allo slancio radicale delle avanguardie artistiche. La ricerca, attraverso la musica, di forme di narratività anticonvenzionale si manifesta anche nelle opere strumentali, costruite attraverso il contrapporsi di situazioni 'teatrali', spesso delineate attraverso minimi parametri musicali (ritmo, intervalli, timbri strumentali), come in Chanson de geste (1990) e Begleitmusik zu einer Dichtspielszene (1994)
(di Luca Conti - Enciclopedia Italiana )
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Su prenotazione e fino ad esaurimento dei posti disponibili on line www.garagesanmarco.it alla sezione “prenota” oppure scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. É necessario presentare il biglietto o il tagliando d’abbonamento prima del pagamento al check out.