Sabato 6 novembre alle ore 20.30 e domenica 7 novembre alle ore 17 all'Hangar Teatri va in scena la prima dell'opera in un atto del compositore Stefano Sacher su libretto di Ugo Vicic ispirata al mito di Medea
LA MEMORIA DI MEDEA
Sabato 6 novembre ore 20:30
Domenica 7 novembre ore 17:00
Hangar Teatri
Sabato 6 novembre ore 20:30
Domenica 7 novembre ore 17:00
Hangar Teatri
opera in un atto di Stefano Sacher
libretto di Ugo Vicic
con Anna Viola, Massimiliano Švab,
Raffaele Prestinenzi, Nada Tavčar
direttore Stefano Sacher
regia e scenografia di Jasmin Kovic
video di Sybil Calligaris
costruzione scene Mario Leopoli
voce fuori campo di Mery Bertos
Amadeus Adriatic orchestra
produzione Associazione Mozart Italia (TS)
assistente alla produzione Vanessa Codutti
libretto di Ugo Vicic
con Anna Viola, Massimiliano Švab,
Raffaele Prestinenzi, Nada Tavčar
direttore Stefano Sacher
regia e scenografia di Jasmin Kovic
video di Sybil Calligaris
costruzione scene Mario Leopoli
voce fuori campo di Mery Bertos
Amadeus Adriatic orchestra
produzione Associazione Mozart Italia (TS)
assistente alla produzione Vanessa Codutti
Concepita da Ugo Vicic inizialmente come monologo teatrale, scritto per la grande attrice triestina Lidia Coslovich , premiato a un concorso internazionale di teatro da camera e realizzato dopo la morte dell’attrice al Teatro Rossetti, per la regia di Paola Bonesi, “La memoria di Medea” è diventata un’opera da camera, con tre personaggi, con la musica di Stefano Sacher.
Fra tutti i personaggi del mito quello di Medea è tra i più inquietanti. L’infanticidio, specie se compiuto da una madre, è quanto di più terribile e angosciante si possa immaginare.
In questo caso Medea sembra dimenticare, pur volendo ricordare a tutti i costi, il tragico atto che ha o avrebbe compiuto e per il quale e già condannata da tutti.
Nella scrittura di Vicic un finale sorprendente offre una prospettiva diversa al mito e al personaggio che da Euripide a Christa Wolff, da Cherubini a Pasolini ha attraversato la storia della cultura occidentale.
In questo caso Medea sembra dimenticare, pur volendo ricordare a tutti i costi, il tragico atto che ha o avrebbe compiuto e per il quale e già condannata da tutti.
Nella scrittura di Vicic un finale sorprendente offre una prospettiva diversa al mito e al personaggio che da Euripide a Christa Wolff, da Cherubini a Pasolini ha attraversato la storia della cultura occidentale.
Vincitore del concorso per sceneggiati radiofonici indetto da Radio Capodistria con l’Unione Italiana e la casa editrice EDIT di Fiume, La memoria di Medea è stato messo in scena come atto unico a due personaggi da Livio Crevatin. Successivamente Elvia Nacinovich lo ha recitato alla radio nella sua forma originaria di monologo, mentre Dora Di Mauro lo ha presentato al Festival dell’Eccellenza Femminile di Genova e portato in scena alla Sala Bartoli del teatro Rossetti di Trieste, per la regia di Paola Bonesi.
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