di Pyotr Ilyich Tchaikovsky
13 novembre 2017 - ore 17,30 - Palazzo Gopcevich
RACCONTA L’OPERA a cura di Rossana Paliaga, ospite il Maestro Fabrizio Maria Carminati
Il primo appuntamento con “RACCONTA L’OPERA”, il nuovo ciclo di guide all’ascolto delle opere in scena al Teatro Verdi di Trieste. L’iniziativa si svolge nel segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” e la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.
L’opera, nella produzione firmata da Vera Petrova (scene di Alexander Kostyuchenko e costumi di Steve Almerighi) e nell’allestimento dell’Opera di Stato di Sofia, sarà in scena dal 17 al 25 novembre al “Verdi” di Trieste per la direzione musicale del Maestro Fabrizio Maria Carminati.
Allo “Schmidl” sarà la musicologa Rossana Paliaga a raccontare l’opera del compositore russo, col supporto di esempi musicali e video e con la partecipazione, quale ospite d’onore, del Maestro Fabrizio Maria Carminati che è al suo debutto nella direzione di questo capolavoro.
L’opera in tre atti e sette quadri di Cajkovskij, autore anche del libretto insieme al fratello Modest e all’amico Konstantin Stepanovic Silovskij, è tratta dall’omonimo romanzo in versi di Aleksandr Sergeevic Puskin, rappresentata per la prima volta il 17 marzo 1879 al Teatro Malyi di Mosca. Due anni prima la cantante d’opera Elizaveta Lavrovskaja aveva proposto a Cajkovskij di creare un’opera ispirata proprio al testo di Puskin e il compositore, dopo un’iniziale perplessità, si dedico’ con grande impegno a musicare queste ‘scene liriche’ che racchiudono una serie di episodi della vita di Onegin. “Se mai è stata composta una musica con passione sincera – scriveva Cajkovskij al collega Taneyev – con amore per la storia e i personaggi, quella è la musica per l’Onegin.” In effetti, la storia dell’infelice amore della bella Tatjana per il dandy Onegin superficiale e disincantato, l’intreccio di sentimenti tra il protagonista, l’amico poeta Lenskji e la sua fidanzata Olga, il fatale duello che spegne l’amicizia e la vita di Lenskji nonché la rinuncia di Tatjana al tardivo pentimento di Onegin ha prodotto una partitura melodicamente rigogliosa, con episodi vocali di fascino assoluto come la scena della lettera di Tatjana, l’aria di Lenskij e quella del principe Gremin. Fuori dalla Russia l’opera venne rappresentata per la prima volta a Praga nel 1888, diretta dall’autore mentre il debutto italiano avvenne al Teatro alla Scala di Milano il 7 aprile 1900.
L’ingresso alla manifestazione è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Patrizia Ferialdi
per Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”
Trieste, 31/10/2017