Racconta l'Opera: Werther

Lunedì 23 NOVEMBRE 2015 - alle ore 17.30, La giuda all’ascolto all’opera, col supporto di esempi musicali e video, sarà curata dalla giornalista e musicologa Rossana Paliaga e dalla Prof.ssa Renata Caruzzi, docente di letteratura tedesca all’Università di Trieste

 

Lunedì 23 NOVEMBRE 2015 - alle ore 17.30, nell’ambito dei “Lunedì dello Schmidl” il Civico Museo Teatrale “C. Schmidl”, in collaborazione con l’Associazione Triestina Amici della Lirica “G. Viozzi” propone una guida all’ascolto del WERTHER, Dramma lirico in 4 atti di Jules Massenet, dal romanzo “I dolori del giovane Werther” di W. Goethe su libretto di E. Blau, P. Milite e G. Hartmann, in programma al Teatro G. Verdi di Trieste dal 27 novembre al 5 dicembre. La giuda all’ascolto all’opera, col supporto di esempi musicali e video, sarà curata dalla giornalista e musicologa Rossana Paliaga e dalla Prof.ssa Renata Caruzzi, docente di letteratura tedesca all’Università di Trieste

Wolfgang Goethe (1749-1832) scrisse il breve romanzo "I dolori del giovane Werther" quando aveva solo 22 anni e divenne dallla sera alla mattina il più famoso scrittore del mondo, tradotto anche in Cina. La storia di un giovane bello, affascinante e intelligente che si toglie apparentemente la vita per un amore non corrisposto ma in realtà perchè è profondamente schifato dal mondo, non poteva non avere successo in un'epoca di grandi cambiamenti sociali e politici. Il messaggio di Goethe andava però oltre, infatti il "Weltschmerz" che descrive nel romanzo suggeriva che c'è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nella condizione umana, perchè pensare, sentire troppo può rendere infelici. Insomma "Il giovane Werther", col suo egocentrismo e la sua vanità, soffre perchè si sente troppo speciale.

Il libro venne pubblicato nel 1775, venne immediamente rienuto un testo "pericoloso" e scatenò una vera "werthermania", i giovani vestivano i suoi colori (soprabito blu, panciotto giallo, calzoni bianchi e stivali), si facevano prendere dalla "febbre di Werther" e qualcuno ne seguì l'esempio, sparandosi alla testa con accanto il rivoluzionario dramma di Lessing "Emilia Galotti". Il compositore Jules Massenet (1842-1912) trasporrà il capolavoro di Goethe in musica nel 1892, privilegiando l'amore impossibile tra Werther e Charlotte. Nell'opera Massenet affida a Werther liriche estatiche e sublimi per una voce di tenore di grazia demi caractere, in particolare quando inizia a leggere i versi di Ossian e intona il poema "Porquoi me reveiller". Massenet nel 3° atto trasforma poi la figura della semplice Charlotte in un grande mezzosoprano drammatico violento e scuro, aspro e forte, nella migliore tradizione delle sue precedenti eroine quali Thais, Manon o Salomè. Al Teatro G. Verdi di Trieste l'opera è stata interpretata da nomi quali Tagliavini, Di Stefano, Schipa e Kraus, ed è andata in scena l'ultima volta nel 2002.

 Rossana Paliaga: musicologa e pubblicista, collabora con la RAI di Trieste, Il Piccolo, il Primorski dnevnik e con numerose riviste specializzate. Cura l’ufficio stampa del Teatro Stabile Sloveno di Trieste. Fa parte di gruppi corali ed è curatrice e presentatrice di serate culturali, concerti, produzioni radiofoniche e televisive, anche con l’ideazione e la stesura di testi e sceneggiature. 

 Renata Caruzzi: germanista e traduttrice è Docente di lingua e letteratura tedesca presso il Dipartimento Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste. E’ autrice di numerosi saggi su scrittori e poeti austriaci contemporanei e sul premio nobel Elfriede Jelinek. Per la collana dei Meridiani della Mondadori ha curato la traduzione e l’introduzione a tre grandi romanzi di Goethe, pietre miliari della letteratura europea: “I dolori del giovane Werther”, “La vocazione teatrale di Wilhelm Meister” e “Le affinità elettive”. Per la casa editrice Beit Renata Caruzzi ha recentemente tradotto le "Elegie duinesi" di Rainer Maria Rilke.

 

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

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