LUISA MILLER” Conversazione con ascolti - 29 febbraio 2016 - La guida all’ascolto dell’opera, col supporto di esempi musicali e video, sarà curata da Elisabetta d’Erme, presidente degli “Amici della Lirica".
Lunedì 29 febbraio, alle ore 17.30, nell’ambito dei “Lunedì dello Schmidl”, il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, in collaborazione con l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”, propone una guida all’ascolto di LUISA MILLER, melodramma tragico in tre atti di Salvadore Cammarano, da “Kabale und Liebe" di Friedrich Schiller su musica di Giuseppe Verdi; opera in cartellone al Teatro Lirico G. Verdi di Trieste dal 4 al 12 marzo con un allestimento firmato da Denis Krief per il Teatro Regio di Parma. La guida all’ascolto dell’opera, col supporto di esempi musicali e video, sarà curata da Elisabetta d’Erme, presidente degli “Amici della Lirica".
La Luisa Miller può essere letta come una versione tragica della favola di Cenerentola, qui, infatti, l'invidia e la cattiveria riescono nel loro scopo d'impedire l'unione di una povera e bella giovane con il suo ricco principe. Il debutto della Luisa Miller al Teatro San Carlo di Napoli (8 dicembre 1849) segnò per Giuseppe Verdi un momento di passaggio dalla produzione giovanile ai capolavori della ‘trilogia popolare’, e condivide il carattere dolorosamente beffardo del Rigoletto e del Trovatore. Tre opere che si concludono col rovesciamento delle situazioni precedenti: chi aveva pregustato l’acre sapore della vendetta è punito dallo stesso castigo che ha voluto infliggere. Quest'opera è pervasa da un clima prettamente romantico, un dramma dal finale a tinte fosche, perfette per le trame del perfido burocrate del male Wurm.
Il “dramma borghese” di Schiller sollecitò a Verdi una serie di soluzioni drammatiche e musicali inedite, tra le quali vi è in primo luogo l'originalissima sinfonia che apre l'opera, ma anche la sperimentazione di melodie per una serie di voci “scure”: infatti in quest'opera abbiamo tra i protagonisti due bassi, un baritono e un mezzosoprano. Da questa combinazione Verdi trasse interessanti risultati, soprattutto nel concertato del 2° atto. Moltissime le pagine celebri, dalle arie di Luisa “lo vidi al primo palpito”, “Tu puniscimi o signore”, la famosa aria di Rodolfo “Quando le sere al placido” e il notissimo duetto tra Luisa e il padre “Andrem, raminghi e poveri”.