Lunedì 16 Dicembre 2019 - ore 17,30 Palazzo Gopcevich – DON CHISCIOTTE di A.L. Minkus – a cura di Piero de Belli
Don Chisciotte - Lunedì 16 dicembre 2019 ore 17.30
Conversazione di Piero Debelli
a cura dell’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”
Lunedì 16 dicembre 2019, alle ore 17.30, per il cartellone dei «Lunedì dello Schmidl» è dedicata al balletto «DON CHISCIOTTE» la nuova puntata del ciclo di incontri a margine della stagione di Lirica e Balletto del Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”, nel segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” e lo stesso Teatro “Verdi”.
Nato dall’ingenio di Marius Petipa, il quale attinse alla narrativa spagnola dei primi del Seicento e in particolare al romanzo di Miguel de Cervantes, «Don Chisciotte» andò in scena per la prima volta il 14 dicembre 1869 al Teatro Bol’šoj di Mosca per la musica di Ludwig Minkus.
Allo “Schmidl” sarà Piero Debelli a raccontare genesi e fortune di questo celeberrimo balletto, di cui si festeggia il centocinquantesimo anniversario.
Dopo la rappresentazione al “Verdi” con la prestigiosa compagnia del Teatro Bol’šoj di Mosca nel 2001, il «Don Chisciotte» riapproda a Trieste con le coreografie rivisitate da Aleksandr Gorsky nel 1902. È proprio in questa forma coreografica che il balletto di Petipa è conosciuto ed è stato diffuso nel mondo.
Triestino, Piero Debelli è attualmente Docente di Storia della Danza, Tecnica della Danza Classica, Laboratorio Coreografico/Coreutico presso il Liceo Coreutico “Collegio Uccellis di Udine” e insegnante di Danza classica e Repertorio presso la scuola “Coreofficina Arte e Danza” di Trieste. Consegue il Diploma di VIII corso nel 2003 e il Diploma Accademico di II livello (laurea specialistica) a indirizzo danza classica nel 2007 presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma. Dal 2001 si dedica allo studio, alla ricerca e alla documentazione sui balletti meno conosciuti e quasi scomparsi del repertorio ottocentesco.
L’ingresso alla manifestazione è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.