"Otello" fuori scena

Lunedì 31 ottobre 2022 ore 17.30 - OTELLO’ Fuori scena  per il cartellone dei “Lunedì dello Schmidl” la musicologa Sara Zupančič racconterà l’opera di Giuseppe Verdi avvalendosi anche di esempi musicali e video. 

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OTELLO’ Fuori scena

Lunedì 31 ottobre 2022 ore 17.30

Ciclo di conversazioni con ascolti a cura dell’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”

Lunedì 31 ottobre 2022, ore 17.30, per il cartellone dei “Lunedì dello Schmidl” è dedicato a “OTELLO” di Giuseppe Verdi l'appuntamento con “FUORI SCENA”, il nuovo ciclo di guide all’ascolto delle opere in scena al Teatro Verdi di Trieste. L’iniziativa si svolge nel segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” el’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”. L’opera, nella produzione firmata da Giulio Ciabattinell'allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste, apre la Stagione Lirica 2022-2023 e sarà in scena dal 4 al 15 novembre al “Verdi” di Trieste. Si alterneranno sul podio alla direzione musicale il Maestro Daniel Oren (4, 5, 15/XI) e il Maestro Francesco Ivan Ciampa (8, 10, 13/XI), maestro del Coro Paolo Longo.

Allo “Schmidl” sarà la musicologa Sara Zupančiča raccontare l’opera del compositore di Busseto, avvalendosi anche di esempi musicali e video. 

Completato negli ultimi giorni del 1886, l'“Otello” andò trionfalmente in scena alla Scala di Milano il 5 febbraio 1887. Era la penultima opera di Giuseppe Verdi e, assieme al successivo Falstaff (1893), è un capolavoro assoluto, non più inquadrabile nelle coordinate storiche dell'epoca. L'”Otello” da un lato risponde a quelle sollecitazioni culturali e stilistico-musicali che, negli anni fra il '70 e l’80 dell''800, spinsero Verdi ad ampliare gli orizzonti dell’opera italiana verso standard europei, e dall’altro costituisce un punto d’arrivo nell’evoluzione creativa del compositore. Grazie anche alle provocatorie novità stilistiche introdotte dal geniale librettista, Arrigo Boito, Verdi rivestì la ben nota vicenda shakespeariana d’amore e gelosia con una musica altrettanto originale. In essa il musicista sperimentò il principio strutturale della forma ‘aperta’ dal decorso sonoro estremamente duttile, dove frammenti motivici formano la trama di un percorso melodico continuo e cangiante, capace di accompagnare l’azione e la psicologia dei personaggi con fulminea intensità e aderenza. All’origine di Otello c’è l’odio, motore che muove una delle più famose vicende raccontate a teatro. E' solo l'odio, il feroce accanimento distruttivo di Jago verso Otello, che rende il maleficio ancor più ributtante a causa del velo di ipocrisia che ammanta il suo piano diabolico. L'opera è un continuo di sorprese, pagine corali di grande impatto e di arie e duetti d'amore strazianti, come quello del finale del I° atto «Già nella notte densa» in cui i due sposi Otello e Desdemona, rievocano le origini del loro amore. Per non parlare del terribile ‘Credo’ blasfemo in cui Jago professa i fondamenti del proprio agire «Credo in un Dio crudel che m’ha creato». Fino alla ‘Canzone del salice’ intonata da Desdemona e la tragica fine dei due protagonisti. 

Interpreti dell'opera al Verdi di Trieste saranno: Arsen Soghomonyan (4, 8, 13, 15/XI)
Mikheil Sheshaberidze (5, 10/XI) nel ruolo del titolo, Lianna Haroutounian (4, 8, 13, 15/XI) Salome Jicia (5, 10/XI) e nel ruolo di 
Desdemona, mentre Jago sarà interpretato da Roman Burdenko (4, 8, 10, 13/XI) e da Elia Fabbian (5, 15/XI), seguono Cassio: Mario Bahg, Emilia: Marina Ogii, Lodovico: Giovanni Battista Parodi, Roderigo: Enzo Peroni, Montano: Fulvio Valenti, Un araldo: Giuliano Pelizon (4, 8, 15/XI) e Damiano Locatelli (5, 10, 13/XI). Con la partecipazione del Coro I Piccoli Cantori della città di Trieste diretti dal M° Cristina Semeraro.


Ingresso libero fino ad esaurimento di posti disponibili

Consigliata la prenotazione (indicando nomecognome recapito telefonico) all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

L'Associazione Triestina Amici della Lirica “GDesdemona canta la ‘Canzone del salice’ 

iulio Viozzi”

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