Lunedì 8 maggio 2023 ore 17.30 - Palazzo Gopcevich, “Turandot” Fuori scena a cura di Sara Zupančič
Ciclo di conversazioni con ascolti a cura dell’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”
Lunedì 8 maggio 2023, ore 17.30, per il cartellone dei “Lunedì dello Schmidl” è dedicato a “TURANDOT” di Giacomo Puccini il settimo appuntamento della stagione con “FUORI SCENA”, il nuovo ciclo di guide all’ascolto delle opere in scena al Teatro Verdi di Trieste. L’iniziativa si svolge nel segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” e la Fondazione teatro Lirico G. Verdi di Trieste. L’opera, nella produzione firmata da Davide Garattini Raimondi (scene e luci di Paolo Vitale, costumi di Danilo Coppola, movimenti scenici Anna Aiello) nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste con la partecipazione del Coro “I Piccoli Cantori della Città di Trieste”, sarà in scena dal 29 novembre all’8 dicembre al “Verdi” di Trieste per la direzione musicale delArnaud Bernard nell'allestimento della Fondazione Arena di Verona in coproduzione con la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia e con la Greek National Opera, sarà in scena dal 12 al 215 maggio al “Verdi” di Trieste. Sul podio il Maestro Concertatore e Direttore il Maestro Jordi Bernàcer, maestro del Coro Paolo Longo.
Allo “Schmidl” sarà la musicologa Sara Zupančič a raccontare l’opera del compositore toscano, avvalendosi anche di esempi musicali e video.
Per il soggetto di “Turandot”, Giacomo Puccini s'ispirò a una novella persiana da cui Carlo Gozzi (1762) aveva tratto l’omonima fiaba teatrale, già oggetto di importanti adattamenti musicali : dalle musiche di scena composte da von Weber nel 1809 all’opera di Ferruccio Busoni, rappresentata nel 1917. Il libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni si basa sulla traduzione di Andrea Maffei dell’adattamento tedesco di Friedrich Schiller del lavoro del Gozzi. Mentre stava lavorando all'opera, nell'agosto del 1920, mentre era a Bagni di Lucca per un soggiorno termale, Puccini ascoltò un carillon con temi musicali proveniente dalla Cina, temi che saranno presenti anche nella stesura definitiva della partitura. L’opera in 3 atti e 5 quadri, lasciata incompiuta a causa della morte del compositore, venne successivamente completata da Franco Alfano sugli appunti. L’argomento fiabesco, lo stesso inconsueto personaggio di Turandot, favoloso nella sua coerenza nel male come nell’improvviso mutamento finale dei sentimenti, erano elementi nuovi per Puccini, fino allora interessato a ben diversi soggetti. La partitura che accompagna le vicende di un misterioso Principe Ignoto (Calaf) giunge a Pechino per provare a sciogliere i tre enigmi che la bellissima e crudele Principessa Turandot pone a chi la vuole sposare, rivela un’inquieta ricerca di nuovi effetti armonici, strumentali e vocali. Tra i brani più famosi ricordiamo le arie di Liu’ “Signore ascolta” e “Tu che di gel sei cinta”, la sortita di Turandot “In questa reggia”, l’aria di Calaf “Non piangere Liu’” e la sua celeberrima “Nessun dorma” .
Interpreti dell'opera saranno: Turandot: Kristina Kolar e Maida Hundeling, Calaf: Amadi Lagha e Carlo Ventre, Liù: Ilona Revolskaya e Angela Nisi, Timur, Marco Spotti e Gabriele Sagona, Ping: Nicolò Ceriani, Pang: Saverio Pugliese, Pong: Enrico Iviglia. L'imperatore Altoum: Gianluca Sorrentino, Mandarino: Italo Proferisce
Ingresso libero fino ad esaurimento di posti disponibili
Consigliata la prenotazione (indicando nome, cognome e recapito telefonico) all'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L'Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”