Lunedì 22 aprile 2024 Ore 17.30 Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” Palazzo Gopcevich – Via Rossini, 4 – Trieste - Guida all'ascolto della Cenerentola a cura di Sara Del Sal, evento organizzato dall’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”
Lunedì 22 aprile 2024 alle ore 17.30, è dedicato a ‘LA CENERENTOLA’ di Gioachino Rossini Verdi il sesto appuntamento con «FUORI SCENA», il ciclo di guide all’ascolto delle opere in scena al Teatro Verdi di Trieste nell’ambito del cartellone dei «Lunedì dello Schmidl», la rassegna di approfondimenti curata da Stefano Bianchi. L’iniziativa si svolge nel segno della collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” e la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.L’opera, nella produzione firmata da Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi per l'allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, con scene e costumi ispirati all'allestimento di Emanuele Luzzati, sarà in scena dal 26 aprile al 5 maggio al “Verdi” di Trieste. Sul podio il Maestro Concertatore e Direttore Enrico Calesso, maestro del Coro Paolo Longo.
Allo “Schmidl” sarà la giornalista Sara Del Sal a raccontare La Cenerentola, col supporto di esempi musicali e video.
Il dramma giocoso in due atti La Cenerentola, ossia La Bontà in trionfo di Gioachino Rossini fu rappresentata per la prima volta al Teatro Valle di Roma il 25 gennaio 1817, Giacomo Ferretti aveva tratto il libretto da Cendrillon ou la petite pantoufle di Charles Perrault, con elementi da Cendrillon di Charles-Guillaume Etienne eAgatina, o la Virtù premiata di Felice Romani. Così il librettista ricorda nelle sue Memorie la notte in cui Rossini decise di porre in musica quella favola: «Stanco dal proporre e mezzo cascante dal sonno, sibilai in mezzo a uno sbadiglio: ‘Cendrillon’. Rossini che, per esser meglio concentrato, si era posto a letto, rizzatosi su come il Farinata dell’Alighieri:‘Avresti tu core scrivermi Cendrillon?’, mi disse: ed io a lui di rimando:‘E tu di metterla in musica?’, ed egli:‘Quando il programma?’, ed io ‘…a dispetto del sonno, domani mattina’, e Rossini: ‘Buona notte!’». Mancavano due giorni al Natale 1816 e il compositore, che si era impegnato col Valle di Roma a scrivere un'opera nuova per il carnevale, era in difficoltà perché la censura pontificia gli aveva bocciato la licenziosa Ninetta alla corte. In quella ‘tempestosa’ notte la scelta cadde sulla celeberrima fiaba di Perrault, uno dei miti più diffusi al mondo. Le trasformazioni e il riscatto sociale di un’innocente fanciulla sono infatti narrati, oltre che nella celebre versione dei fratelli Grimm, anche in fiabe greche, egizie e cinesi. Rossini e Ferretti eliminarono dal racconto le implicazioni magiche e fiabesche: nell'opera non appare il fondamentale personaggio della fata, né l’incantesimo che permette a Cenerentola di presentarsi al ballo magnificamente vestita. Non c'è neanche menzione della promessa che costringe la fanciulla a fuggire, allo scoccare della mezzanotte, dalle braccia del principe perdendo la fatale scarpetta che qui viene sostituita da uno «smaniglio», un braccialetto che Cenerentola, forse non senza malizia, affida al principe affinché la possa più facilmente ritrovare. La Cenerentola offre vertiginose pagine musicali ricche dei suoi famosi “crescendo”rossiniani e di ironicissimi “sillabati”.
Interpreti principali dell'opera in scena al Verdi saranno: Laura Verrecchia e Emilia Rukavina (Angelina-Cenerentola), Dave Monaco e Juan De Dios Mateos (Don Ramiro), Giorgio Caoduro e Pierpaolo Martella (Dandini), Carlo Lepore e Vincenzo Nizzardo (Don Magnifico), Federica Sardella (Clorinda), Carlotta Vichi (Tisbe), Matteo D'Ippolito (Alidoro). Orchestra, Coro e Tecnici della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste
Ingresso libero fino ad esaurimento di posti disponibili.
Consigliata la prenotazione (indicando nome, cognome e recapito telefonico) all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.