Martedì 11 giugno 2024 Ore 17.30, Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” - Palazzo Gopcevich – Via Rossini, 4 – Trieste è dedicato a ‘NOZZE ISTRIANE’ di Antonio Smareglia un appuntamento straordinario con «FUORI SCENA
Martedì 11 giugno 2024 alle ore 17.30, è dedicato a ‘NOZZE ISTRIANE’ di Antonio Smareglia un appuntamento straordinario con «FUORI SCENA» dedicato all'opera del compositore di Pola attualmente in scena al TEATRO NAZIONALE CROATO IVAN DE ZAJC A FIUME nella nuova originalissima produzione firmata da Marin Blažević e per la direzione di Simon Krečič. La guida all’ascolto rientra nel cartellone dei «Lunedì dello Schmidl», rassegna di approfondimenti curata da Stefano Bianchi. L’iniziativa si svolge nel segno della collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” e l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi”.
Allo “Schmidl” sarà lo storico Francesco Toncich a raccontare le ‘NOZZE ISTRIANE’ col supporto di esempi musicali e video.
Dramma lirico in tre atti di Luigi Illica su musica di Antonio Smareglia (1854-1929) le NOZZE ISTRIANE furono rappresentate per la prima volta al Teatro Comunale di Trieste il 28 marzo 1895. Capace di fondere in un’efficace simbiosi suggestioni tardo-romantiche di area slavo-mitteleuropea e l’eredità wagneriana a una italianissima tradizione verista, nel 1895 Smareglia diede alle scene la sua opera più famosa: Nozze istriane. Aveva lasciato la Germania l'anno prima ed era tornato in Istria per stabilirsi a Dignano. A Luigi Illica, col quale aveva già collaborato, chiese un libretto per un'opera nuova e questi si ispirò a un fatto di cronaca locale, un torbido dramma d'amore e gelosia culminante nella morte di uno dei protagonisti, tema ricorrente all'epoca e di tipico gusto verista. Smareglia riuscì tuttavia a conferire al suo capolavoro un senso della misura, un'eleganza di toni e di timbri musicali, pur nella vivace descrizione della realtà istriana, ben lontani dalla cieca e brutale passionalità di una Cavalleria rusticana o dei Pagliacci. Sia la composizione che i preparativi per il debutto dell'opera riflettono l'intenzione di Smareglia e Illica di preservare la tradizione popolare della città istriana di Dignano. Lo scenografo e costumista della prima era il pittore Pietro Marchesi, la cui famiglia possedeva bachi da seta e la più grande industria tessile dell'Istria. I disegni dei costumi e della scenografia mostravano una coscienziosa attenzione e conoscenza della ricerca etnografica e delle rappresentazioni dei costumi tradizionali di Dignano. L'attenzione alla musica popolare e agli abiti "tradizionali" fu infatti ampiamente sottolineata anche dalla stampa triestina dell'epoca.
Opera oggi di rara esecuzione, viene riproposta a Fiume in occasione dei 170 anni dalla nascita del compositore istriano.
Interpreti principali dell'opera in scena al TEATRO NAZIONALE CROATO IVAN DE ZAJC A FIUME : – Marussa: Anamarija Knego / Gabrijela Deglin - Lorenzo: Bože Jurić Pešić - Menico: Giorgio Surian - Biaggio: Filippo Polinelli - Nicola: Robert Kolar / Jure Počkaj - Luze: Stefany Findrik
L'Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” organizza per il 15 giugno 2024 il pullman per assistere all'opera (per informazioni, costi e biglietti rivolgersi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
Ingresso libero fino ad esaurimento di posti disponibili.