Lunedì 13 gennaio 2025 Ore 17.30 Die Entführung aus dem Serail (Il ratto del serraglio) Fuori Scena, a cura dell’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” Palazzo Gopcevich – Via Rossini, 4 – Trieste
Lunedì 13 gennaio 2025 alle ore 17.30, è dedicato a «Die Entführung aus dem Serail» di Wolfgang Amadeus Mozart il secondo appuntamento con «Fuori Scena», il ciclo di guide all’ascolto delle opere in scena al Teatro Verdi di Trieste nell’ambito del cartellone dei «Lunedì dello Schmidl», la rassegna di approfondimenti a cura di Stefano Bianchi che il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” da oltre un quindicennio offre sulle proprie collezioni al pubblico dei cultori della musica e del teatro. L’iniziativa si svolge nel segno della consolidata collaborazione tra il Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”, l’Associazione Triestina Amici della Lirica “Giulio Viozzi” e la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi”.
L’opera, nel nuovo allestimento della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste di cui Ivan Stefanutti firma regia, scene e costumi, sarà in scena dal 17 al 26 gennaio al “Verdi” di Trieste. Sul podio il Maestro Concertatore e Direttore Beatrice Venezi, maestro del Coro Paolo Longo.
Saranno il regista Oscar Cecchi e Michele Suozzo, noto ex-conduttore della trasmissione di RaiRadioTre “La Barcaccia”, a raccontare l'opera anche con il contributo di brani musicali e video.
Die Entführung aus dem Serail (Il ratto del serraglio), singspiel in tre atti di Johann Gottlieb jr. Stephanie, tratto da Belmonte und Konstanze di Christoph Friedrich Bretzner su musica di Wolfgang Amadeus Mozart (1756/1791) andò per la prima volta in scena al Burgtheater di Vienna il 16 luglio del 1782. L'opera è fondamentale nelle vicende biografiche e nell'evoluzione stilistica del compositore di Salisburgo che nel 1781 s'era definitivamente trasferito a Vienna. Ne Il ratto dal serraglio Mozart inizia a definire un proprio originale linguaggio per il teatro in musica: una cifra 'classica' che, attraverso l'influsso dell'opéra-comique francese e soprattutto dell'opera buffa italiana, troverà in quest'opera la sua formulazione compiuta. L'orchestrazione gioca un ruolo particolare in tutta la partitura, responsabile di quello stile 'alla turca' che conferisce al Ratto dal serraglio un inconfondibile colore locale derivato anche dalle sonorità della bande di giannizzeri tanto alla moda nel secondo '700. Popolare a Vienna per le esecuzioni al parco del Prater, la musica turca qui introduce non solo un elemento folcloristico e decorativo, ma accentua anche la caratterizzazione comica di Osmin, ne simboleggia il carattere dispotico in contrasto alle vicende amorose delle coppie di Konstanze/Belmonte e Blonde/Pedrillo. La sua frenesia dirompente cattura l'ascoltatore sin dalla mirabile ouverture, in do maggiore, che prefigura in rapida sintesi il vortice dell'azione; un'azione talmente incalzante che, a detta di Mozart, «sarebbe impossibile addormentarcisi sopra anche avendo trascorso tutta una notte in bianco».
Personaggi e interpreti: Selim, Pascià (Ruolo parlato) Giulio Cancelli, Konstanze, amante di Belmonte (Soprano) Anna Aglatova e Yerang Park, Belmonte, il suo innamorato (Tenore) Ruzil Gatin e Pierluigi D'Aloia, Blonde, ancella di Konstanze (Soprano) Maria Sardaryan e Letizia Bertoldi, Pedrillo, servitore di Belmonte e guardiano dei giardini del Pascià (Tenore) Francesco Marsiglia e Francesco Napoleoni, Osmin, sorvegliante del palazzo del Pascià (Basso profondo) Andrea Silvestrelli e Luca Dall'Amico
Ingresso libero fino ad esaurimento di posti disponibili.
Consigliata la prenotazione (indicando nome, cognome e recapito telefonico) all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.